tag:blogger.com,1999:blog-63120221684580928472024-03-14T05:00:32.627+01:00Politica a gamba tesagaddhurahttp://www.blogger.com/profile/10635937142619176485noreply@blogger.comBlogger81125tag:blogger.com,1999:blog-6312022168458092847.post-9491554752374138462010-03-27T17:15:00.000+01:002010-03-27T17:17:41.815+01:00Pedofilia: lettera aperta di Marcello Pera al Corriere della SeraCaro Direttore,<br />La questione dei sacerdoti pedofili o omosessuali scoppiata da ultimo in Germania ha come bersaglio il Papa. Si commetterebbe però un grave errore se si pensasse che il colpo non andrà a segno data l'enormità temeraria dell'impresa. E si commetterebbe un errore ancora più grave se si ritenesse che la questione finalmente si chiuderà presto come tante simili. Non è così. È in corso una guerra. Non propriamente contro la persona del Papa, perché, su questo terreno, essa è impossibile. Benedetto XVI è reso inespugnabile dalla sua immagine, la sua serenità, la sua limpidezza, fermezza e dottrina. Basta il suo sorriso mite per sbaragliare un esercito di avversari. No, la guerra è fra il laicismo e il cristianesimo. I laicisti sanno bene che, se uno schizzo di fango arrivasse sulla tonaca bianca, verrebbe sporcata la Chiesa, e se fosse sporcata la Chiesa allora lo sarebbe anche la religione cristiana. Per questo i laicisti accompagnano la loro campagna con domande del tipo "chi porterà più i nostri figli in Chiesa?", oppure "chi manderà più i nostri ragazzi in una scuola cattolica?", oppure ancora "chi farà curare i nostri piccoli in un ospedale o una clinica cattolica?". Qualche giorno fa una laicista si è lasciata sfuggire l'intenzione. Ha scritto: "l'entità della diffusione dell'abuso sessuale su bambini da parte di sacerdoti mina la stessa legittimazione della Chiesa cattolica come garante della educazione dei più piccoli". Non importa che questa sentenza sia senza prove, perché viene accuratamente nascosta "l'entità della diffusione": un per cento di sacerdoti pedofili? dieci per cento? tutti? Non importa neppure che la sentenza sia priva di logica: basterebbe sostituire "sacerdoti" con "maestri" o con "politici" o con "giornalisti" per "minare la legittimazione" della scuola pubblica, dei parlamenti o della stampa. Ciò che importa è l'insinuazione, anche a spese della grossolanità dell'argomento: i preti sono pedofili, dunque la Chiesa non ha autorità morale, dunque l'educazione cattolica è pericolosa, dunque il cristianesimo è un inganno e un pericolo. Questa guerra del laicismo contro il cristianesimo è campale. Si deve portare la memoria al nazismo e al comunismo per trovarne una simile. Cambiano i mezzi, ma il fine è lo stesso: oggi come ieri, ciò che si vuole è la distruzione della religione. Allora l'Europa pagò a questa furia distruttrice il prezzo della propria libertà. à incredibile che soprattutto la Germania, mentre si batte continuamente il petto per la memoria di quel prezzo che essa inflisse a tutta l'Europa, oggi, che è tornata democratica, se ne dimentichi e non capisca che la stessa democrazia sarebbe perduta se il cristianesimo venisse ancora cancellato. La distruzione della religione comportò allora la distruzione della ragione. Oggi non comporterà il trionfo della ragion laica, ma un'altra barbarie. Sul piano etico, è la barbarie di chi uccide un feto perché la sua vita nuocerebbe alla "salute psichica" della madre. Di chi dice che un embrione è un "grumo di cellule" buono per esperimenti. Di chi ammazza un vecchio perché non ha più una famiglia che se ne curi. Di chi affretta la fine di un figlio perché non è più cosciente ed è incurabile. Di chi pensa che "genitore A" e "genitore B" sia lo stesso che "padre" e "madre". Di chi ritiene che la fede sia come il coccige, un organo che non partecipa più all'evoluzione perché l'uomo non ha più bisogno della coda e sta eretto da solo. E così via. Oppure, per considerare il lato politico della guerra dei laicisti al cristianesimo, la barbarie sarà la distruzione dell'Europa. Perché, abbattuto il cristianesimo, resterà il multiculturalismo, che ritiene che ciascun gruppo ha diritto alla propria cultura. Il relativismo, che pensa che ogni cultura sia buona quanto qualunque altra. Il pacifismo che nega che il male esiste. Oppure resterà quell'europeismo retorico e irresponsabile che dice che l'Europa non deve avere una propria specifica identità, ma essere il contenitore di tutte le identità. Salvo poi ricredersi e andare nella cattedrale di Strasburgo a dire: "ora abbiamo bisogno dell'anima cristiana dell'Europa".Questa guerra al cristianesimo non sarebbe così pericolosa se i cristiani la capissero. Invece, all'incomprensione partecipano molti di loro. Sono quei teologi frustrati dalla supremazia intellettuale di Benedetto XVI. Quei vescovi incerti che ritengono che venire a compromesso con la modernità sia il modo migliore per aggiornare il messaggio cristiano. Quei cardinali in crisi di fede che cominciano a insinuare che il celibato dei sacerdoti non è un dogma e che forse sarebbe meglio ripensarlo. Quegli intellettuali cattolici felpati che pensano che esista una questione femminile dentro la Chiesa e un non risolto problema fra cristianesimo e sessualità. Quelle conferenze episcopali che sbagliano l'ordine del giorno e, mentre auspicano la politica delle frontiere aperte a tutti, non hanno il coraggio di denunciare le aggressioni che i cristiani subiscono e l'umiliazione che sono costretti a provare dall'essere tutti, indiscriminatamente, portati sul banco degli imputati. Oppure quei cancellieri venuti dall'Est che esibiscono un bel ministro degli esteri omosessuale mentre attaccano il Papa su ogni argomento etico, o quelli nati nell'Ovest, i quali pensano che l'Occidente deve essere laico, cioè anticristiano. La guerra dei laicisti continuerà, se non altro perché un Papa come Benedetto XVI che sorride ma non arretra di un millimetro la alimenta. Ma se si capisce perché non si sposta, allora si prende la situazione in mano e non si aspetta il prossimo colpo. Chi si limita soltanto a solidarizzare con lui o è uno entrato nell'orto degli ulivi di notte e di nascosto oppure è uno che non ha capito perché ci sta.gaddhurahttp://www.blogger.com/profile/10635937142619176485noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6312022168458092847.post-67547231703911495922008-12-24T12:14:00.003+01:002008-12-24T12:23:42.162+01:00In tempo per le feste...<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.repubblica.it/2008/01/sezioni/cronaca/rifiuti-3/soru-contro-i-violenti/stor_11987183_39460.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 280px; height: 361px;" src="http://www.repubblica.it/2008/01/sezioni/cronaca/rifiuti-3/soru-contro-i-violenti/stor_11987183_39460.jpg" alt="" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;">Sono rientrato, giusto in tempo per un giorno di festa.<br /><br />Soru ci ha lasciato.<br />Ne danno il <span style="font-weight: bold;">lieto annunzio</span> i sardi tutti.<br />Che, va da se, spero, rendano la pariglia a tutta la coalizione di centrosinistra, che ha governato in modo assolutamente vergognoso per tutti questi anni, spartendo favori a destra e manca a mille amici e amichetti...<br /><br />Per il Governatore (ex): grazie di tutto quello che <span style="font-weight: bold;">non</span> hai fatto. Possibilmente stattene nel tuo castello a Bonaria ed evita di ripresentarti, non credo avrai lo stesso tributo elettorale.<br /><br /><span style="font-size:85%;">ps: portati un pò della mondezza che hai accolto nella nostra regione, visto che tanto ci tenevi...</span><br /></div>gaddhurahttp://www.blogger.com/profile/10635937142619176485noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6312022168458092847.post-4249146639675163942008-10-23T18:36:00.005+02:002008-12-24T12:14:44.298+01:00A proposito di riforma Gelmini...<h2></h2><span style="font-family:times new roman;"><span style="font-weight: bold;">Il governo non può pagare sprechi, baronie e inefficienze degli Atenei</span><br />di <span style="font-style: italic; font-weight: bold;">Raimondo Cubeddu</span> </span><br /><br /><div style="text-align: justify;"><span style="font-family:times new roman;">Forse bisognerebbe partire da ciò che ha detto il Ministro Gelmini nella conferenza stampa col Capo del Governo: "<span style="font-style: italic;">Ho avviato controlli in alcuni atenei che sono vicini al dissesto finanziario e che sono peraltro quelli dove le occupazioni sono più forti [...] Il tentativo di riversare sul governo la responsabilità di una cattiva gestione che oggi raggiunge il livello di guardia è smentito dai fatti. Quindi cerchiamo di mettere le carte in tavola, di giocare a carte scoperte</span>".</span></div><h2 style="font-family: times new roman; text-align: justify;"></h2><div style="font-family: times new roman; text-align: justify;"> </div><p face="times new roman" style="font-family: times new roman; text-align: justify;">Tristemente, o pateticamente, l'autunnale protesta del mondo della scuola è purtroppo, come gli spaghetti, il mandolino e la mafia, parte integrante del folklore italiano; e fa bene Berlusconi a dire che occorre porre fine ad una buffonata che dura da decenni. Un male endemico ed indifferente ai contenuti ed ai governi, come ben sa chi ricorda le proteste contro le riforme di Berlinguer. Il tutto - con le irrinunciabili occupazioni, piccole e grandi violenze, tentativi di intimidire chi si rifiuta di firmare documenti deliranti, etc. - nel paese in cui si vorrebbe insegnare ad ogni livello la 'cultura della legalità', il rispetto delle 'diversità' e il 'patriottismo costituzionale' (le versioni moderna e colte della vecchia 'educazione civica').</p><div style="font-family: times new roman; text-align: justify;"> </div><p style="font-family: times new roman; text-align: justify;">Che a questi mestatori non debba essere offerta l'occasione del 'martirio' è nella logica delle cose politiche e nella gestione prudenziale di vicende che vedono coinvolti frotte di giovani e meno giovani che aspirano a fare i testimoni di una 'nuova Resistenza'. Ma <span style="color: rgb(51, 51, 255);">qualcosa bisogna pur fare, soprattutto perché il nostro sistema educativo non ha tanto bisogno di ritocchi che eliminino piccoli difetti, quanto di una riforma radicale la cui urgente necessità non può essere accantonata nella speranzosa attesa che dal variopinto insieme di 'esperti di problemi educativi', che da decenni 'consigliano' i ministri proponendo riforme deliranti quanto le proteste dei contestatori d'oggi, emerga un nuovo Croce o un nuovo Gentile.</span></p><div style="font-family: times new roman; text-align: justify;"> </div><p style="font-family: times new roman; text-align: justify;">Prima di ritornare sulle parole del Ministro Gelmini è però bene fare alcune considerazioni. Nel nostro paese – il quale, e non dimentichiamolo, figura nelle posizioni di coda dei vari rapporti internazionali sull'educazione, e che comprendono anche paesi non occidentali – son stati smantellati o ristrutturati interi settori industriali con il licenziamento o la collocazione in cassa integrazione di migliaia di lavoratori a basso reddito. Nella scuola e nell'università si intende soltanto monitorare l'emergenza bloccando per alcuni anni il turn over.</p><div style="font-family: times new roman; text-align: justify;"> </div><p style="font-family: times new roman; text-align: justify;">Dai tempi della riforma Berlinguer era chiaro che l'autonomia universitaria avrebbe comportato la possibilità di scegliere se investire risorse nella didattica, nella ricerca o nei servizi. <span style="font-weight: bold; color: rgb(204, 0, 0);">Si trattava quindi di una responsabilizzazione a cui gran parte del mondo accademico ha risposto in maniera sostanzialmente sbagliata</span> (anche se le cosiddette 'valutazioni comparative' su base locale le ha pensate un qualche ministro del passato) <span style="font-weight: bold; color: rgb(204, 0, 0);">sia aumentando le spese del personale con talora immotivate promozioni interne, sia aumentando il numero dei corsi e tenendoli in vita anche se frequentati da pochissimi studenti.</span></p><div style="font-family: times new roman; text-align: justify;"> </div><p style="font-family: times new roman; text-align: justify;">Dopo alcuni anni si scopre così che le spese per il personale hanno raggiunto, e talora superato, il 90% dei bilanci, che molte università hanno accumulato centinaia di milioni di euro di debiti, che alcune di esse non hanno neanche pagato i contributi previdenziali per i propri dipendenti. Che per la ricerca, come per la pulizia dei locali, non ci sono fondi.</p><div style="font-family: times new roman; text-align: justify;"> </div><p style="font-family: times new roman; text-align: justify;">Chi oggi protesta sostiene che ricerca e didattica, ovvero le riforme, non possono essere fatte a costo zero, ma non ha un progetto alternativo adeguato ai tempi e alle circostanze. Il tentativo, come giustamente ricorda la Gelmini, è quello di scaricare sull'attuale governo le responsabilità della situazione. E' vero che la produzione di cultura è un bene pubblico che in genere non ha ricadute immediate e i cui risultati, poiché si vedranno nel tempo, vanno sostenuti dalla finanza pubblica; ma da qui a sostenere che il governo debba pagare il conto della megalomania di docenti ed atenei (moltiplicazione di corsi e sedi) il passo è lungo. E i tempi, come è abbondantemente noto, non consentono di fare un'eccezione per quei settori, come l'università, non proprio 'virtuosi'.</p><div style="font-family: times new roman; text-align: justify;"> </div><p style="font-family: times new roman; text-align: justify;">Inoltre, è da dire che <span style="font-weight: bold;">il mondo dell'università, anziché strumentalizzare gli studenti per nascondere i propri errori, dovrebbe assumersi qualche responsabilità per quel che è successo e per l'opposizione ai progetti di riforma che sostanzialmente propongono di legare la qualità della didattica e della ricerca a un conto economico. Ciò che vuol dire razionalizzare e valorizzare quel che viene prodotto: cosa diversa dall'accusare la Gelmini di voler 'privatizzare la scuola' e trasformare le università in fondazioni.</span></p><div style="font-family: times new roman; text-align: justify;"> </div><div style="font-family: times new roman; text-align: justify;"> </div><p style="font-family: times new roman; text-align: justify;">Ciò detto, è purtroppo innegabile che fin dalla sua nascita, l'attuale governo ha sottovalutato il problema dell'università. Non era difficile prevedere quel che sta accadendo, ma, e ancora una volta purtroppo, si è aspettato che la protesta esplodesse. Quei "controlli" si sarebbero dovuti fare prima. E accanto ad essi chiederei al Ministro anche di accertarsi se sia vero quel che mi è capitato di sentire da un alto dirigente scolastico di una città di provincia ma con una grande università: che per i programmi ministeriali lo scopo dell'educazione primaria sarebbe quello di "costruire la struttura mentale" del fanciullo; ciò per cui sarebbe necessario uno staff di docenti. Sinceramente non solo non me lo sarei mai immaginato, ma non me ne sono neanche accorto. Non sarà forse il caso di chiedersi chi ha fatto quei programmi e, soprattutto, se il degrado del nostro sistema educativo sia da mettere in correlazioni con simili futili aberrazioni da regime totalitario?</p><div style="font-family: times new roman; text-align: justify;"> </div><p style="font-family: times new roman; text-align: justify;">E' vero che le emergenze son tante e che il governo non può stabilire l'ordine in cui si presentano; ma arrivare oggi a dire che tra qualche mese sarà presentato un progetto di riforma organico senza che di esso si sappia al momento molto, non è stato saggio. In particolare dal punto di vista della comunicazione all'opinione pubblica, che purtroppo è finora mancata.</p><div style="font-family: times new roman; text-align: justify;"> </div><p style="font-family: times new roman; text-align: justify;">D'altra parte non appare né saggio né prudente far di tutta la mala erba un fascio. <span style="font-weight: bold;">La realtà</span>, infatti, e per parziale fortuna, <span style="font-weight: bold;">è che accanto ad università irresponsabili ve ne sono altre che in questi anni hanno ridotto significativamente la spesa corrente e sono riuscite a fare una politica del personale finalizzata ad obiettivi realistici nel campo della ricerca e della didattica. Università che, come lamentano i loro rettori, è ingiusto punire accomunandole agli stessi criteri di rigore, imposto e doveroso, cui sono da assoggettare quegli atenei sull'orlo del disastro economico e culturale.</span> <span style="font-weight: bold; color: rgb(204, 0, 0);">Se la cattiva gestione è il risultato di comportamenti 'non virtuosi', e non dei provvedimenti governativi, perché non prevedere, non foss'altro che per spezzare il fronte della protesta, un qualche 'premio' per quegli atenei che non corrono il rischio del "dissesto finanziario"?</span></p><p>Fonte: <a href="http://www.loccidentale.it/articolo/non+pu%C3%B2+essere+il+governo+a+pagare+il+conto+delle+spese+folli+degli+atenei+italiani.0060283">L'Occidentale</a></p><p style="text-align: justify;">Opinione con alcuni spunti interessanti, non trovate? O vogliamo fare come fanno tutti, cioè perderci nelle banali logiche di partito e di politica spicciola? All'Università italiana occorre una riforma, è una questione logica evidente agli occhi di tutti. Al solito ci si pone davanti l'alternativa: o proporre politiche alternative che permettano di evitare la bancarotta, o sbattere i piedi perchè non si vuole correre il rischio di affrontare una riforma certo difficile ma altrettanto necessaria.</p><p style="text-align: justify;">Protestare a senso solo se l'intenzione è quella di proporre alternative valide e percorribili e non, come alcune sigle stanno facendo in queste ore, protestare per (di fatto) mantenere privilegi e sprechi il cui peso, domani, ricadrà come un macigno su tutto l'insieme dell'istruzione italiana. Si vuole forse arrivare a questo?<br /></p>gaddhurahttp://www.blogger.com/profile/10635937142619176485noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6312022168458092847.post-81813888128917467822008-10-16T22:57:00.006+02:002008-10-16T23:11:40.521+02:00Travaglio (ri)condannato<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.ilgiornale.it/att_jpg.php?ID=411113&X=800&Y=800"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 320px;" src="http://www.ilgiornale.it/att_jpg.php?ID=411113&X=800&Y=800" alt="" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;"><span style="font-family:times new roman;">Il presunto collega <span style="font-weight: bold;">Marco Travaglio è stato condannato a 8 mesi di prigione e 100 euro di multa perché diffamò Cesare Previti, al quale andrà anche un risarcimento di 20mila euro che sarà probabilmente sborsato dall’Espresso</span>. Il settimanale, infatti, il 3 ottobre 2002 ospitò un articolo diffamatorio sicché la direttrice Daniela Hamaui, a ruota, è stata condannata a 5 mesi e 75 euro che è una pena piuttosto elevata, se rapportata al di lei cosiddetto «omesso controllo». Ma siamo solo al primo grado, e la pena in ogni caso è stata sospesa per entrambi.</span><br /><br /><span style="font-family:times new roman;">La diffamazione è il reato a mezzo stampa per eccellenza, spesso fisiologico a chi scrive di cose giudiziarie: nel caso di Travaglio, tuttavia, la condanna lo trasforma in un classico bersaglio del suo stesso metodo. Il reato è del 2002, ma giudicato nel 2008, dunque è presumibile che andrà in prescrizione prima del giudicato; il reato, inoltre, ricade tra quelli coperti dall’indulto approvato nel 2006; il reato, infine, stando al suo gergo da film con Thomas Milian, trasforma Travaglio in un «pregiudicato» poiché in precedenza era stato condannato sì come diffamatore, ma solo in sede civile. <span style="font-weight: bold;">Condannato, oltretutto, sempre per azione di Previti: nel 2000, per un suo articolo pubblicato sull’Indipendente nel 1995, il tribunale l’aveva già condannato al pagamento di 79 milioni che gli furono progressivamente decurtati dal reddito mensile.</span></span><br /><br /><span style="font-family:times new roman;"><span style="font-weight: bold;">Nel febbraio scorso, poi,</span> nella sua Torino, <span style="font-weight: bold;">Travaglio è stato condannato a risarcire Mediaset e Fedele Confalonieri per alcune ingiurie pubblicate sull’Unità del 16 luglio 2006</span>; la notizia di questa condanna registrò tra l’altro un curioso episodio: un collaboratore dell’Espresso, Daniele Mastellarini, scrisse sul suo blog che «<span style="font-style: italic;">Travaglio, che è sempre molto preciso sulle condanne altrui, scrive che “dovrò pagare 10mila euro più le spese al dottor Fedele Confalonieri”, mentre in realtà sono 12.000 e dimentica la pubblicazione dell’estratto sul Corriere della Sera, che ha un costo non indifferente. <span style="font-weight: bold; color: rgb(204, 0, 0);">Travaglio non riporta anche la condanna a risarcire Mediaset per 14.000 euro, e soprattutto non dice che davanti al giudice ha definito la propria rubrica “di carattere satirico”</span></span>». Questo scrisse Mastellarini prima che il suo rapporto con l’Espresso, senza nessuna spiegazione, avesse a interrompersi. Altre querele, come una di Antonio Socci, Travaglio le ha scansate chiedendo pubblicamente scusa.</span> <span style="font-family:times new roman;"><br /><br />Ma torniamo a ciò che in una botta sola trasformerebbe Travaglio in pregiudicato o prescritto o indultato. L’articolo del 2002 era sottotitolato così: «Patto scellerato tra mafia e Forza Italia. Un uomo d’onore parla a un colonnello dei rapporti di Cosa Nostra e politica. E viene ucciso prima di pentirsi». E già qui il cosiddetto «sottinteso sapiente» pare chiaro.<br />Lo sviluppo, poi, è ignobile: classico copia & incolla a tesi dove un pentito mafioso spiega che Forza Italia fu regista di varie stragi e fece un patto elettorale con Cosa Nostra. Il pezzo di Travaglio farebbe schifo già così, ma la sua disonestà intellettuale deve ancora dare il meglio. Vediamo.<br />Il pentito del caso, Luigi Ilardo, raccontò queste cose che finirono in un rapporto redatto nel 1993. Ma Ilardo venne freddato da due killer nel 1996, talché «quello che avrebbe potuto diventare un altro Buscetta non parlerà più. Una fuga di notizie, quasi certamente di provenienza “istituzionale”, ha avvertito Cosa Nostra del pericolo incombente». Chi ha raccolto le confidenze del pentito, si legge, è il colonnello dei carabinieri Michele Riccio, in seguito coinvolto in un processo su presunti blitz antidroga pilotati. Riccio, nel 2001, viene convocato nello studio del suo avvocato Carlo Taormina assieme a Marcello Dell’Utri e al tenente Carmelo Canale, entrambi imputati per concorso esterno in associazione mafiosa. Taormina negherà, ma secondo Riccio in quello studio si predisposero cose losche: aggiustare deposizioni, scagionare Dell’Utri, cose del genere. Poi l’infamia. Travaglio cita un verbale reso da Riccio, sempre nel 2001: «In quell’occasione, come in altre, presso lo studio dell’avv. Taormina era presente anche l’onorevole Previti». E praticamente finisce l’articolo: l’ombra di Previti si allunga dunque su traffici giudiziari, patti con Cosa Nostra, regie superiori e occulte.</span><br /><br /><span style="font-family:times new roman;">Il dettaglio, l’infamia, è che Travaglio non mette il seguito della frase. Eccola per intero: «In quell’occasione, come in altre, presso lo studio dell’avv. Taormina era presente anche l’onorevole Previti. Il Previti però era convenuto per altri motivi, legati alla comune attività politica con il Taormina, e non era presente al momento dei discorsi inerenti la posizione giudiziaria di Dell’Utri». Questo è il presunto collega che questa sera arringherà le folle ad Annozero. Questo è Travaglio.</span><br /><br />Fonte: <a href="http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=298321&START=0&2col=">Il Giornale</a><br /><br />Ma tu pensa; graziato dall'indulto. Piove sul bagnato, Governo ladro! Attendiamo la prossima occasione, sperando sia meno propizia al "coso" (chiamarlo giornalista è un insulto alla categoria). Nel frattempo avrà tutta la solidarietà del compagno Santoro, che lo dipingerà come il solito martire laico. Speriamo solo che ricordi al pubblico che, al momento, l'unica certezza è che dice un mucchio di cazzate. Cosa che il dott. Santoro, ovviamente, non farà.<br /><span style="font-size:85%;"><br />ps: l'ha detto il giudice, non sono stato io! :-)</span><br /></div>gaddhurahttp://www.blogger.com/profile/10635937142619176485noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6312022168458092847.post-24467524632142387902008-10-09T16:55:00.002+02:002008-10-09T17:07:19.555+02:00Politiche del lavoro<span style="font-size:130%;"><span style="font-weight: bold;">VIA LIBERA!</span></span> <br />Vi segnalo un interessante appuntamento, sul tema (attualissimo) delle Politiche del Lavoro.<br />L'incontro si terrà a <span style="font-size:130%;"><span style="font-weight: bold;">Cagliari, l'11 Ottobre alle ore 10.00, presso il </span><a style="font-weight: bold;" href="http://www.thotel.it/it/albergo-cagliari-t-hotel/informazioni-turistiche-cagliari/dove-siamo/">Thotel</a><span style="font-weight: bold;">. </span></span><br />Tale appuntamento è organizzato (e sviluppato) da <a href="http://giorgiolaspisa.com/?page_id=4">un amico</a>.<br />A <a href="http://giorgiolaspisa.com/?p=935">questo indirizzo</a> potrete leggere una breve descrizione di quelli che saranno i contenuti del convegno.<br />Se volete, possiamo trovarci <span style="font-style: italic;">in loco</span>. Io ci sarò, garantito!! :-)gaddhurahttp://www.blogger.com/profile/10635937142619176485noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6312022168458092847.post-4546914484355273812008-10-06T18:55:00.007+02:002008-10-06T19:41:57.273+02:00...cure<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://farm1.static.flickr.com/152/411877982_7096e30a5e.jpg?v=0"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 320px;" src="http://farm1.static.flickr.com/152/411877982_7096e30a5e.jpg?v=0" alt="" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;">... dopo la sconfitta referendaria!<br />Brutto modo per iniziare a lanciare l'assalto allo scranno dell'Imperatore Soru, in vista delle Regionali del 2009.<br /><span style="font-weight: bold; color: rgb(204, 0, 0);">Poteva esser l'occasione per porre rimedio a due gravissimi errori compiuti dalla giunta, invece alle logiche della libertà di esprimersi nel referendum ha prevalso la libertà di disimpegnarsi. </span><br />C'è da dire che il centrodestra non è immune da colpe: all'interno dello schieramento ha vavuto la meglio, allo stesso modo, la diatriba interna piuttosto che l'interesse dei cittadini. Il fronte per il Si ai referendum, infatti, è stato retto da una manciata di politici, mentre gli altri, probabilmente, se la spassavano in gita, complice la discreta giornata.<br />Mi auguro la prossima volta si possano evitare simili cazzate...<br /><br /><span style="font-size:85%;">Ps: ad ogni modo, il prossimo conterraneo che sentirò lamentarsi della disastrosa gestione delle acque in Regione dovrà fare i conti con la mia furia!</span><br /><br />A proposito, ecco due articoli: il <a href="http://unionesarda.ilsole24ore.com/in_sardegna/?contentId=44571">moderato</a> e lo <a href="http://lanuovasardegna.repubblica.it/dettaglio/Referendum-quorum-mancato-Fallita-la-spallata-alla-giunta-Soru/1523226?edizione=EdRegionale">schierato</a>.<br /></div>gaddhurahttp://www.blogger.com/profile/10635937142619176485noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6312022168458092847.post-25045370169222022722008-09-21T15:36:00.004+02:002008-09-21T15:43:56.676+02:00Poeta in erba<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.formianautica.it/images/carta%20igienica.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 320px;" src="http://www.formianautica.it/images/carta%20igienica.jpg" alt="" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;">Finalmente è arrivata la tanto agognata <a href="http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo427776.shtml">raccolta di versi del poeta-guerriero</a>. L'attendevamo da tempo.<br />Pubblicata, manco a dirlo, in America.<br />Ne faremo buon uso (<span style="font-style: italic;">vedi sopra</span>).<br /></div>gaddhurahttp://www.blogger.com/profile/10635937142619176485noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-6312022168458092847.post-88433446568566050042008-09-19T00:09:00.004+02:002008-09-19T00:21:25.789+02:00L'eterno riposo<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.ilgiornale.it/att_jpg.php?ID=398967&X=800&Y=800"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 320px;" src="http://www.ilgiornale.it/att_jpg.php?ID=398967&X=800&Y=800" alt="" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;">Grazie a certo sindacato marxista, <a href="http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=291505"><span style="font-weight: bold;">l'Alitalia è (praticamente) fallita</span></a>.<br />I miei più sentiti complimenti.<br />Chissà se i piloti esulteranno tanto quando si troveranno per strada...<br />Mi spiace solo per le loro famiglie, queste si incolpevoli della loro follia... e di coloro che li rappresentano.<br /></div>gaddhurahttp://www.blogger.com/profile/10635937142619176485noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-6312022168458092847.post-5004625784147082152008-09-13T17:33:00.005+02:002008-09-13T17:50:31.298+02:00Sul mestiere più antico (e redditizio, per gli sfruttatori)<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://media.panorama.it/media/foto/2008/09/11/48c8ee343e7fa_zoom.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 320px;" src="http://media.panorama.it/media/foto/2008/09/11/48c8ee343e7fa_zoom.jpg" alt="" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;">Dichiarazione del ministro Mara Carfagna che, dopo aver finalmente emanato norme più severe per prostitute e clienti (i quali, non dimentichiamolo, sono i <span style="font-style: italic;">veri colpevoli del fenomeno</span>, ndr), con l'ormai famoso <a href="http://www.tgcom.mediaset.it/politica/articoli/articolo426762.shtml">ddl Carfagna</a>, ha detto:<br /><br /><span style="font-family:times new roman;">"Il governo non regolamentera' la prostituzione negli appartamenti, mentre sono allo studio delle norme per intervenire sulla pornografia on line". Lo ha detto questa mattina a Rainews 24 il ministro per le Pari opportunita', Mara Carfagna. "<span style="font-weight: bold;">Non e' nostra intenzione normare la prostituzione nelle case private</span> - ha spiegato il ministro - <span style="font-weight: bold;">perche' vorrebbe dire regolamentare e legittimare questo fenomeno. E non e' nelle intenzioni del governo</span>". Con queste parole, Mara Carfagna ha risposto alla richiesta d'intervento avanzata dal sindaco di Verona, Flavio Tosi, anche lui ospite di Rainews 24. E sulla prostituzione in internet, il ministro ha assicurato: "Ce ne occuperemo contestualmente con il tema della pedofilia e della pedopornografia on line".</span><br /><br />Fonte: <a href="http://www.agi.it/cronaca/notizie/200809121009-cro-rt10021-art.html">AgiNewsOn</a><br /><br />Bene così: è ora di utilizzar il pugno duro. Non si tratta 'appena' di pulire le strade (sarebbe come nascondere la polvere sotto ai tappeti, e a quel punto sarebbe solo demagogia), ma di far capire che la perversione di alcuni (troppi) alimenta le già ricche tasche della malavita. Per questo <span style="font-weight: bold;">no</span> anche alle case chiuse, che sono la vergogna di uno stato che si arrende davanti allo '<span style="font-style: italic;">status quo</span>'.<br /><br />Bene così, al momento!<br /></div>gaddhurahttp://www.blogger.com/profile/10635937142619176485noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6312022168458092847.post-10683611887820568672008-09-13T11:08:00.005+02:002008-09-13T11:45:17.836+02:00Zitti tutti, parla Sofri<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.rainews24.rai.it/ran24/immagini/sofri_adriano.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 320px;" src="http://www.rainews24.rai.it/ran24/immagini/sofri_adriano.jpg" alt="" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;"><span style="font-weight: bold;font-family:times new roman;" >Zitti tutti, parla Sofri</span><br /><span style="font-family:times new roman;">di </span><span style="font-style: italic; font-weight: bold;font-family:times new roman;" >Mario Cervi</span><br /><br /><span style="font-family:times new roman;">La spocchia aggressiva con cui Adriano Sofri ha voluto togliere al commissario Calabresi l’aureola del martire, (<span style="font-family:georgia;">leggere l'articolo pubblicato su 'Il Foglio', disponibile </span><a style="font-family: georgia;" href="http://www.ilfoglio.it/piccolaposta/82">qui</a><span style="font-family:georgia;">, ndr</span>) e ai suoi assassini la qualifica di terroristi, è sconvolgente. Sofri è fatto così, e Michele Brambilla ne ha descritto ieri, con straordinaria penetrazione, i cupi contorsionismi logici. Ma certi silenzi seguiti al proclama con cui l’ex leader di Lotta Continua ha rivendicato, in nome dell’idea, la nobiltà e l’ineluttabilità del sacrificio d’un innocente, sono peggio che sconvolgenti. Sono ripugnanti. Sono silenzi che attestano il doppiopesismo, l’ipocrisia, il conformismo pavido d’un ceto politico capace solo d’indignazioni a comando.</span> <span style="font-family:times new roman;"><span style="font-weight: bold; color: rgb(204, 0, 0);">Non un vero scatto di reazione morale di fronte alla provocazione di Sofri</span>. Nel palazzo si sono sentite alte e forti - ma prevedibili nel tono e nella sostanza - le voci di esponenti del centrodestra, Maurizio Gasparri e Paolo Romani. Gli altri zitti, o capaci soltanto di borbottii vaghi. <span style="font-weight: bold;">Zitti gli strenui difensori della magistratura, che danno istericamente addosso al centrodestra se critica un giudice, ma sono di una calma marmorea se viene tacciata d’iniquità una sentenza definitiva. Dov’è finita la sensibilità esasperata di quanti, apostoli della Costituzione, dell’antifascismo e di chissà quant’altro, sono saltati addosso a Gianni Alemanno e a Ignazio La Russa per le loro frasi sul ventennio e su Salò?</span> Fossero o no opportune, esse riguardavano una problematica storica e avvenimenti del passato remoto. Sofri s’è occupato invece di se stesso, dei suoi compagni d’un tempo, e della loro (e sua) vittima: polemizzando oltretutto con il figlio di quella vittima diventato giornalista.</span> <span style="font-family:times new roman;">Ma per Alemanno e La Russa s’è scatenato il finimondo, il Capo dello Stato ha avvertito l’esigenza di un suo intervento. Confesso che <span style="font-weight: bold; color: rgb(51, 51, 255);">avrei gradito una parola dal Quirinale anche per riaffermare che gli uccisori del commissario Calabresi erano terroristi, che il commissario non era un repressore crudele, che non è lecito invocare la tragedia di piazza Fontana e la morte dell’anarchico galantuomo Pinelli per attribuire un alibi etico, se non giudiziario, ai fanatici “rossi”</span>. Osservo per inciso che Sofri, addebitando a Calabresi d’essere stato un attore di primo piano nella “ostinata premeditazione” contro gli anarchici, ripropone una vecchia tesi secondo cui la Questura di Milano, subito dopo la strage di piazza Fontana, volle dolosamente deviare le indagini. Non intendo sollevare dubbi sulle conclusioni raggiunte successivamente. Osservo peraltro - essendo stato anche cronista di quell’evento spaventoso - che Valpreda aveva fondato un circolo il cui motto era “bombe sangue ed anarchia”, e che l’interessarsi a quel circolo e al suo creatore dopo che una bomba era scoppiata non aveva nulla di stravagante.</span> <span style="font-family:times new roman;">Tra i silenzi che mi hanno assordato - secondo un detto ormai in voga - debbo registrare anche quello del quotidiano Repubblica, dove è uscito l’articolo di Mario Calabresi contestato da Sofri, e dove scrive lo stesso Sofri. Non una riga di notizia o di commento. Eppure per Repubblica, il cui fondatore Eugenio Scalfari fu tra i firmatari d’un manifesto che definiva Calabresi “commissario torturatore” questa vicenda dovrebbe essere interessante. Invece niente. Non ha taciuto invece un ex di Lotta Continua, Gad Lerner. Il quale, dopo aver ritualmente espresso profondo rispetto per Mario Calabresi e la sua famiglia, ha aggiunto: «Questo non può togliere ad un uomo già privato della sua libertà (non da un regime poliziesco ma da giudici indipendenti ndr) il diritto alle sue opinioni». Si può anche convenire. <span style="font-weight: bold; color: rgb(204, 0, 0);">Diritto alle opinioni per Sofri come per Alemanno. Ma la differenza sta nelle reazioni. L’assunto è che i ragazzi ventenni arruolati dalla Repubblica di Salò fossero malvagi, e non lo fossero invece i giustizieri della P 38, Sofri dixit</span>. A sinistra espressioni imbarazzate («uscita fuori luogo») o, lo ripeto, un silenzio di tomba. Come quella che ormai da 36 anni custodisce i resti di Luigi Calabresi.</span><br /><br /></div>Fonte: <a href="http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=290050&START=0&2col=%C3%83%C2%B9">IlGiornale.it</a><br /><br />Assolutamente vergognoso.gaddhurahttp://www.blogger.com/profile/10635937142619176485noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6312022168458092847.post-46781528242081727602008-09-11T00:48:00.003+02:002008-09-11T01:08:41.849+02:00Obama? Se la sta facendo addosso...<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://aurora86.ilcannocchiale.it/mediamanager/sys.user/33037/BARAK-OBAMA.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 320px;" src="http://aurora86.ilcannocchiale.it/mediamanager/sys.user/33037/BARAK-OBAMA.jpg" alt="" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;">Il senatore democrats, sempre così lindo e profumato e pacato, pare che abbia perso la sua proverbiale tranquillità, incappando in <a href="http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=289524">un passo falso degno di un pivellino</a>.<br />Precisamente, si tratta dell'ennesimo passo falso serio. Il <span style="font-style: italic; font-weight: bold;">terzo</span>, per la precisione.<br /><br />Il primo è stato <a href="http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo424646.shtml">questo</a>.<br /><br />Il secondo <a href="http://www.corriere.it/esteri/08_settembre_08/obama_gaffe_fede_musulmana_7e684d00-7db0-11dd-8ad1-00144f02aabc.shtml">eccolo qua</a>, pochi giorni fa.<br /><br />Se tanto mi da tanto, domani potrebbe esserci su questo blog un altro post su qualche altra sua clamorosa <span style="font-style: italic;">gaffe</span>...<br />Sta dimostrando, di fatto, di non esser pronto a guidare proprio nulla, men che meno l'America, visto che al primo momento serio di tensione è sbottato, sbraitando e insultando.<br /><span style="font-style: italic; font-weight: bold;">Dove stia la novità della politica fatta in questo modo, non è dato sapere.</span><br />Pensate forse che gli americani possano esser tanto sprovveduti, tanto sciocchi, da dare in mano il governo della nazione ad un politico simile? Suvvia, siamo seri...<br /><br /><br /><span style="font-size:85%;">ps: nell'immagine il senatore osserva il traguardo, che era e resta sempre a debita distanza...</span><br /></div>gaddhurahttp://www.blogger.com/profile/10635937142619176485noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6312022168458092847.post-29795349622939085622008-09-09T00:38:00.002+02:002008-09-09T00:49:08.020+02:00Picche e ripicche (04/09/2008)<div style="text-align: justify;"><span style="font-weight: bold; font-family: times new roman;">#</span><span style="font-family: times new roman;"> «Uccidere il padre, psicoanaliticamente parlando, può andare bene. Mangiarsi tutta l’eredità no», dice Sergio Chiamparino sulla Stampa (29 agosto).</span><br /><span style="font-family: times new roman; font-weight: bold;">Il dibattito all’interno del Pd diventa giorno dopo giorno più sereno. Presto si passerà a esaminare l’argomento se sia opportuno o meno divorare il compagno di banco.</span><br /><span style="font-family: times new roman;"><br /><span style="font-weight: bold;">#</span> «L’Italia stramazza a terra e anche Veltroni gira a vuoto», dice Famiglia cristiana al Corriere della Sera (27 agosto).</span><br /><span style="font-family: times new roman; font-weight: bold;">Chissà che cosa prepara don Sciortino per farsi notare nei prossimi giorni. Si metterà a correre nudo in qualche parco?</span><br /><span style="font-family: times new roman;"><br /><span style="font-weight: bold;">#</span> «Mi sento un pò orfano dell’Ulivo», dice Romano Prodi alla Stampa (26 agosto).</span><br /><span style="font-family: times new roman; font-weight: bold;">E di Nizza e Savoia, non diciamo niente?</span><br /><span style="font-family: times new roman;"><br /><span style="font-weight: bold;"></span></span><span style="font-family: times new roman;"><span style="font-weight: bold;"></span># «Nessuno mi ha chiamato, né dal partito, né dal giornale», dice Furio Colombo alla Stampa (26 agosto).</span><br /><span style="font-family: times new roman; font-weight: bold; color: rgb(204, 0, 0);">Se non gli fosse rimasto il coiffeur di Capalbio, Furio non saprebbe proprio più con chi parlare.</span><br /><span style="font-family: times new roman;"><br /><span style="font-weight: bold;">#</span> «Abbiamo riempito l’Unità di valori», dice Antonio Padellaro al Corriere della Sera (23 agosto).</span><br /><span style="font-family: times new roman; font-weight: bold; color: rgb(51, 51, 255);">E si è tanto esagerato che Concita avrà un po’ una funzione da spurgo.</span><br /><span style="font-family: times new roman;"></span><span style="font-family: times new roman;"><br /><span style="font-weight: bold;"></span></span><span style="font-family: times new roman;"><span style="font-weight: bold;">#</span> «Grillo arriva a conclusioni spesso rudimentali, ma non di rado lo condivido», dice Michele Santoro alla Stampa (29 agosto).</span><br /><span style="font-family: times new roman; font-weight: bold; color: rgb(51, 51, 255);">Perché quel “ma”?</span><br /><span style="font-family: times new roman;"><br /><span style="font-weight: bold;">#</span> «Rispetto a lui io ho un taglio più solidaristico e meno poliziesco», dice Rosa Russo Jervolino al Corriere della Sera (25 agosto).</span><br /><span style="font-size:130%;"><span style="font-family: times new roman; font-weight: bold; color: rgb(204, 0, 0);">Non si troverà mai un rifiuto a Napoli che possa dire di essere stato represso dalla Jervolino.</span></span><br /><span style="font-family: times new roman;"><br /><span style="font-weight: bold;">#</span> «Il pm indipendente, è una conquista che ci invidiano all’estero», dice Augusto Barbera al Corriere della Sera (23 agosto).</span><br /><span style="font-family: times new roman; font-weight: bold;">Subito dopo la pizza, il Colosseo e le gondole. Alla pari con i maccheroni.</span><br /><span style="font-family: times new roman;"><br /><span style="font-weight: bold;"></span></span><span style="font-family: times new roman;"><span style="font-weight: bold;">#</span> «Chi detta linee politiche diverse da quelle indicate dai vertici nazionali del partito, parla a titolo personale», dice Cristiano Di Pietro alla Stampa (29 agosto).</span><br /><span style="font-family: times new roman; font-weight: bold; color: rgb(204, 0, 0);">Nell’Italia dei valori non si parla a titolo personale, bensì a titolo famigliare.</span><br /><span style="font-family: times new roman;"><br /><span style="font-weight: bold;">#</span> «Qui, a Firenze alla Festa nazionale del Pd, il ristorante dei compagni di Sesto Fiorentino ha sempre la stessa batteria con il fondo marchiato a fuoco Pci», dice Alessandra Longo su Repubblica (27 agosto).</span><br /><span style="font-size:130%;"><span style="font-family: times new roman; font-weight: bold; color: rgb(51, 51, 255);">Pentole. Il diavolo ha qualche problema con i coperchi. Il Pd con i fondi.</span></span><br /><span style="font-family: times new roman;"><br /><span style="font-weight: bold;">#</span> «Veltroni così porterà gli elettori alla depressione», dice Arturo Parisi alla Stampa (20 agosto).</span><br /><span style="font-size:130%;"><span style="font-family: times new roman; font-weight: bold; color: rgb(204, 0, 0);">Giusto dove li aveva trovati.</span></span><br /><span style="font-family: times new roman;"></span><span style="font-family: times new roman;"><br /><span style="font-weight: bold;">#</span> «L’aspetto inquietante consiste invece nel degrado dell’opinione pubblica in una miriade di opinioni private», dice Eugenio Scalfari sulla Repubblica (24 agosto).</span><br /><span style="font-family: times new roman; font-weight: bold; color: rgb(204, 0, 0);">Come si distingue un’opinione pubblica da una privata? Quella pubblica è sempre in sintonia con Scalfari.</span><br /><br />Fonte: <a href="http://www.tempi.it/opinioni/002724-abbiamo-riempito-l-unit-di-valori-dice-padellaro">Tempi.it</a><br /></div>gaddhurahttp://www.blogger.com/profile/10635937142619176485noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6312022168458092847.post-73788107698673712442008-09-02T15:43:00.002+02:002008-09-02T15:57:46.351+02:00Noblesse Oblige (2)<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://images.johnmccain.com/Images/HP3/Photos/0829_5_large500.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 320px;" src="http://images.johnmccain.com/Images/HP3/Photos/0829_5_large500.jpg" alt="" border="0" /></a><br />Che bravi. E che democratici che sono <a href="http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo425834.shtml">costoro</a>. Gli asinelli sono allo sbando: leggere <a href="http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=287610">qui</a> per credere. Gli americani, per fortuna, sono molto più impermeabili al <span style="font-style: italic;">battage</span> pubblicitario che vuole dipingere Obama come il 'nuovo messia'. Per fortuna.gaddhurahttp://www.blogger.com/profile/10635937142619176485noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6312022168458092847.post-7089925814968966472008-08-29T23:05:00.005+02:002008-08-29T23:51:14.525+02:00Ecco sbucare chi non t'aspetti<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://livingalaska.files.wordpress.com/2008/03/sarah_palin2.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px;" src="http://livingalaska.files.wordpress.com/2008/03/sarah_palin2.jpg" border="0" alt="" /></a><br /><span style="font-weight: bold;">Donna</span> (con una copertina di Vogue alle spalle :-) ).<br /><div style="text-align: justify;"><span style="font-weight: bold;">44 anni</span>.<br /><span style="font-weight: bold;">Madre</span> di <span style="font-weight: bold;">5 figli</span> (straordinario, ultimamente), <span style="font-weight: bold; color: rgb(204, 0, 0);">uno dei quali affetto da Sindrome di Down</span> (questa, poi, è una rarità eccezionale! In America 80 affetti da Sindrome di Down su 100 vengono abortiti)<br /><span style="font-weight: bold;">Antiabortista</span> (appunto).<br /><span style="font-weight: bold;">Contraria alle unioni gay</span> (unpolitically correct!).<br /><span style="font-weight: bold;">Favorevole al diritto di detenere armi da fuoco</span>.<br /><br />Obama, naturalmente, ha preso la candidatura <a href="http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo425568.shtml">con MOLTA signorilità</a>. Meno male che si tratta del povero figlio di famiglia povera (<a href="http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=284293">che si dimentica il fratello in uno slums</a>! ma tant'è, può succedere..). <a href="http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo425573.shtml">Hillary Clinton</a>, invece, afferma che si tratta 'di un fatto storico' di cui va fiera e 'di cui si congratula con John McCain'.<br />Con questa mossa gli 'elefanti' potrebbero fargliela sotto il naso.<br /><br />Dimenticavo: il suo nome è <span style="font-weight: bold;">Sarah Palin</span>.<a href="http://ilrumoredeimieiventi.blogspot.com/2008/08/usa-2008-once-upon-time.html"><br /><br />A questo indirizzo</a> un'interessante analisi sul senatore Obama...<br /></div>gaddhurahttp://www.blogger.com/profile/10635937142619176485noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6312022168458092847.post-12494855117646750832008-08-21T19:51:00.002+02:002008-08-21T20:08:11.115+02:00AridajeToh. Vuoi vedere che <a href="http://www.apcom.net/newspolitica/20080813_202900_191ae61_44815.shtml">Famiglia Cristiana</a> è diventato l'organo ufficiale dell'<a href="http://www.repubblica.it/2008/07/sezioni/politica/giustizia-10/cascini-modello-fascista/cascini-modello-fascista.html"><span style="font-weight: bold;">Anm</span></a> e noi non ce ne siamo accorti?gaddhurahttp://www.blogger.com/profile/10635937142619176485noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6312022168458092847.post-56557418019998680072008-08-20T12:16:00.002+02:002008-08-20T12:26:48.757+02:00Anche i giudici, ogni tanto, ci azzeccano<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.zeusnews.it/immagini/006470-giudice.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 320px;" src="http://www.zeusnews.it/immagini/006470-giudice.jpg" alt="" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;font-family:times new roman;"><span style="font-weight: bold; font-family: times new roman;">Figlio comunista tolto a madre</span><br /><br /><span style="font-family: times new roman;">Un adolescente catanese è stato tolto alla madre e affidato al padre perché è un militante di Rifondazione comunista. Polemiche per la decisione del Tribunale etneo che, tra le motivazioni del provvedimento, ha sottolineato l'appartenenza politica del ragazzo. </span><span style="font-weight: bold; font-family: times new roman;">Per i giudici e per gli assistenti sociali il 16enne frequenta un gruppo di "estremisti"</span><span style="font-family: times new roman;">. Protesta la sinistra: "E' una caccia alla streghe".</span><br /><br /><span style="font-family: times new roman;">La madre, racconta "Repubblica", secondo i giudici non saprebbe badare all'educazione del figlio. </span><span style="font-weight: bold; font-family: times new roman;">Il giovanotto in questione frequenta un luogo dove "è diffuso l'uso di sostanze alcoliche e psicotrope", vale a dire dove si beve alcol e si fumano spinelli.</span><span style="font-family: times new roman;"> Il 16enne, racconta la donna, sotto pressione per la separazione tra i genitori, non andrebbe punito per quella che è una sua passione, la politica.</span><br /><br /><span style="font-family: times new roman;">Nell'ordinanza del Tribunale si rimprovera, di fatto, alla madre di non prendersi abbastanza cura del figlio. Come anche di aver nascosto al marito, a cui sarà affidato anche l'altro fratellino, le frequenti assenze del figlio maggiore a scuola e una serie "di mancati rientri a casa".</span><br /><br /><span style="font-family:georgia;">Fonte: </span><a style="font-family: georgia;" href="http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo424644.shtml"><span style="font-weight: bold;">Tgcom</span></a><br /><br /><span style="font-family:georgia;">Beh, se il gruppo fosse stato Forza Nuova, nessuno avrebbe avuto da ridire sull'estremismo. Con lo stesso criterio si è riconosciuto che quelli di Rifondazione sono - di fatto - estremisti. E ledono le norme che tanto dicono di rispettare. La legge è uguale per tutti, il criterio è il medesimo, e per la prima volta viene applicato. O forse - da buoni comunisti - pretendono un trattamento di favore?</span><br /></div>gaddhurahttp://www.blogger.com/profile/10635937142619176485noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6312022168458092847.post-22896174468794432712008-08-02T00:57:00.006+02:002008-08-02T01:12:00.564+02:00...ma va? Vuoi dir che non tutti i palestinesi sono dei 'pacifici resistenti'?<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://focusonisrael.files.wordpress.com/2008/04/060713_hamas_salute_422.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 320px;" src="http://focusonisrael.files.wordpress.com/2008/04/060713_hamas_salute_422.jpg" alt="" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;"><span style="font-weight: bold;font-family:times new roman;" >Palestinesi arrestano e massacrano palestinesi, al solito, ma le 'anime belle' ancora si stupiscono</span> <span style="font-family:times new roman;"><br />di </span><span style="font-style: italic; font-weight: bold;font-family:times new roman;" >Carlo Panella<br /><br /></span><span style="font-family:times new roman;">Hamas minaccia ora “una nuova Intifada interpalestinese” e continua gli arresti di militanti di al Fatah a Gaza mentre i suoi militanti sono arrestati da al Fatah in Cisgiordania. Tanto che Human Rights Watch, sospende le consuete denunce contro l’esercito israeliano e apre uno spiraglio di verità sui metodi barbari che i palestinesi infliggono a palestinesi. Hamas è accusata di avere effettuato a Gaza “<span style="font-weight: bold; color: rgb(204, 0, 0);">arresti arbitrari di avversari politici, torture di detenuti, di avere soffocato la libertà di espressione e di raduno e avere violato diritti processuali di attivisti di al Fatah</span>”. <span style="font-weight: bold; color: rgb(51, 51, 255);">Identici crimini vengono denunciati in Cisgiordania ad opera del governo di al Fatah a danno dei militanti di Hamas</span>.<br />Non è una novità, è dal 1936 che stragi e omicidi mirati di palestinesi ad opera di palestinesi, si susseguono (<span style="font-style: italic; font-weight: bold;">1.600 nel triennio 1936-1939</span>). La novità è che <span style="font-weight: bold;">finalmente anche le anime belle si rendono conto che la società palestinese si concede un tasso intollerabile di violenza e abusi. Purtroppo questi umanitari non fanno il passo successivo e non comprendono che non è una reazione all’occupazione israeliana, ma espressione dello jihadismo, della cultura del “proselitismo attraverso la spada”, di tanta parte dell’Islam.</span></span><br /><br />Fonte: <a href="http://www.carlopanella.it/web/dett-edi.asp?ID=566">Carlo Panella</a><br /><br />Ma tu guarda: la rilevanza della notizia sui giornali italiani? Assolutamente nulla. In fin dei conti <span style="font-weight: bold;">è fuori moda dire la verità. Invece è ben accetto e osannato chiunque dica che tutti i palestinesi sono delle 'povere vittime oppresse dal regime fascista israeliano'</span>. Tanto per cambiare...<br /><br /><span style="font-size:85%;">ps: nella foto i <span style="font-style: italic;">pacifisti</span> di Hamas, a braccio teso, in posa - <span style="font-style: italic;">pacifica</span> - di hitleriana memoria..</span>.<br /></div>gaddhurahttp://www.blogger.com/profile/10635937142619176485noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6312022168458092847.post-40365517406659862942008-08-01T18:48:00.004+02:002008-08-01T19:02:38.772+02:00English style<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.mapsofworld.com/travel-destinations/images/buckingham-palace.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 396px; height: 246px;" src="http://www.mapsofworld.com/travel-destinations/images/buckingham-palace.jpg" alt="" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;">Ma tu guarda, il Times ha qualcosa da dire sulla maleducazione italica. E, come tutti i problemi di oggi del nostro Paese, indovinate un pò: a chi avrà dato la colpa? Andate a scoprirlo <a href="http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=4388">qui</a>.<br />Un <a href="http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=4387">commentatore autorevole</a> provvede al rimprovero dei 'giudici' d'oltremanica, rei di guardar la pagliuzza nell'occhio altrui, quando in casa propria ci son problemi molto più importanti. Tipo <a href="http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo417911.shtml">questo</a>.<br />Che gran lezione di stile, nevvero? Prendete esempio, italiani ignorantoni! :-)<br /><br /></div>gaddhurahttp://www.blogger.com/profile/10635937142619176485noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6312022168458092847.post-33971247801462010432008-07-26T12:16:00.005+02:002008-07-26T12:46:05.082+02:00Rifondare Rifondazione?<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/persone/bertinotti-calamandrei/bertinotti-calamandrei/lapr_11324670_34380.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 320px;" src="http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/persone/bertinotti-calamandrei/bertinotti-calamandrei/lapr_11324670_34380.jpg" alt="" border="0" /></a><br />C'è chi non si arrende al'evidenza dei fatti, in Italia: parlo delle compagini politiche che alle ultime elezioni hanno ottenuto una delle più clamorose sconfitte di sempre. In questi giorni si tiene a Chianciano il convegno di Rifondazione. Argomento essenziale: chi decide di assumer la direzione del partito. E' bagarre interna tra Vendola e Ferrero, due linee politiche ben diverse, accomunate da un solo paio di cose:<br /><ol style="text-align: justify;"><li><span style="font-weight: bold;">Non si arrendono all'evidenza di una causa persa, di un'insormontabile frattura tra loro, la loro politica e la gente</span> che fatica ad arrivare a fine mese</li><li>Non si rassegnano all'evidenza di <span style="font-weight: bold;">un'ideologia che la stessa storia ha mostrato come perdente e violenta, ovunque si sia insediata</span><br /></li><li>Non capiscono l'indifferenza della gente alle loro piccole diatribe, al loro coltivare il loro orticello, nella speranza di riuscire a piazzare, alla fine, qualche piccolo 'delfino' in posizioni di prestigio di un partito che, di fatto, non ha praticamente più alcun sostegno popolare.</li></ol><div style="text-align: justify;">Bertinotti, che non è certo stupido, <a href="http://www.corriere.it/politica/08_luglio_26/amarezza_bertinotti_sinistra_sprofondata_eeaa8416-5add-11dd-95e7-00144f02aabc.shtml">sottolinea con chiarezza la deriva anche 'culturale'</a> (se così possiamo dire) di un partito allo sfascio, allo sfascio perchè poggia su vecchie idee trite e ritrite, su dietrologie che non fanno più presa sulla gente. Come dire: forse è il caso di parire gli occhi sul serio, no?<br /></div>gaddhurahttp://www.blogger.com/profile/10635937142619176485noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6312022168458092847.post-83667378683083342232008-07-24T11:31:00.002+02:002008-07-24T11:38:07.515+02:00Travaglio il garantista<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.ladestra.info/public/wordpress/wp-content/uploads/2008/05/travaglio.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 320px;" src="http://www.ladestra.info/public/wordpress/wp-content/uploads/2008/05/travaglio.jpg" alt="" border="0" /></a><br /><div style="text-align: justify;"><a href="http://www.camilloblog.it/archivio/2008/07/17/travaglio/">Leggetevi questa</a> sul Travaglio nazionale, "difensore dei poveri", fulgido esempio di "grande" e soprattutto "onesto" intellettuale, davvero abituato al contraddittorio...<br /></div>gaddhurahttp://www.blogger.com/profile/10635937142619176485noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6312022168458092847.post-70976173689271232262008-07-21T00:51:00.004+02:002008-07-21T00:57:56.561+02:00Picche e ripicche (11/07/2008)<div style="text-align: justify;"><span style="font-weight: bold; font-family: times new roman;">#</span><span style="font-family: times new roman;"> «Il premier ha demolito la sua immagine di statista, è tornato uomo di potere», dice Massimo D’Alema sulla Repubblica (4 luglio).</span><br /><span style="font-weight: bold; font-family: times new roman;">Anche D’Alema nel suo piccolo ha demolito la propria immagine di statista. Tornerà almeno come uomo di potere? Per saperlo, bisogna chiedere a Latorre.</span><br /><br /><span style="font-family: times new roman;"><span style="font-weight: bold;">#</span> «Salari greci, imposte norvegesi, welfare sudamericano», dice Massimo Giannini sulla Repubblica (3 luglio).</span><br /><span style="font-family: times new roman; font-weight: bold;">E secondo le penne di largo Fochetti Tremonti sarebbe riuscito a raggiungere tutti questi obiettivi in pochi giorni?</span><br /><br /><span style="font-family: times new roman;"><span style="font-weight: bold;">#</span> «L’intervento del Csm diventerebbe un fuor d’opera se si spingesse su terreni per i quali quell’organismo non avrebbe specifiche funzioni», dice Luciano Violante al Riformista (3 luglio).</span><br /><span style="font-family: times new roman;"><span style="font-weight: bold;">Ah! Se si spingesse su quei terreni sarebbe terribile.</span> <span style="font-weight: bold; color: rgb(204, 0, 0);">Meno male che è una tentazione che il Csm non sente proprio.</span></span><br /><br /><span style="font-family: times new roman;"><span style="font-weight: bold;"></span></span><span style="font-family: times new roman;"><span style="font-weight: bold;">#</span> «Non siamo ancora al regime», dice Rossana Rossanda alla Repubblica (3 luglio).</span><br /><span style="font-family: times new roman; font-weight: bold; color: rgb(51, 51, 255);">Siamo arrivati al punto che una antica estremista deve dare lezioni di saggezza a tutti i vari rimbambiti da antiberlusconismo.</span><br /><br /><span style="font-family: times new roman;"><span style="font-weight: bold;">#</span> «Berlusconi il quale procede speditamente verso la sua salvezza giudiziaria senza alcun fondamento costituzionale e con la sola legittimazione del voto popolare», dice Giuseppe Di Lellio sul Manifesto (3 luglio).</span><br /><span style="font-family: times new roman; font-weight: bold;">C’è una cosa che unisce il Berlusca ai magistrati militanti e una che li divide: <span style="color: rgb(204, 0, 0);">li unisce una certa indifferenza per i fondamenti costituzionali</span>, <span style="color: rgb(51, 51, 255);">li divide il fatto che il presidente del Consiglio almeno una qualche forma di legittimità ce l’ha.</span></span><br /><br /><span style="font-family: times new roman;"><span style="font-weight: bold;"></span></span><span style="font-family: times new roman;"><span style="font-weight: bold;">#</span>“Maroni ai prefetti: ‘Obbedite’”, dice un titolo dell’Unità (30 giugno).</span><br /><span style="font-family: times new roman; color: rgb(204, 0, 0); font-weight: bold;">Ma dove andremo a finire? Adesso il ministro degli Interni s’è messo in testa che i prefetti gli ubbidiscano.</span><br /><br /><span style="font-family: times new roman;"><span style="font-weight: bold;">#</span> «Noi siamo quel che siamo, non vogliamo influire sull’attività politica», dice Nicola Mancino alla Repubblica (2 luglio).</span><br /><span style="font-family: times new roman; font-weight: bold; color: rgb(51, 51, 255);">Non ho capito. Sono quello che sono o non vogliono influire sull’attività politica?</span><br /><br /><span style="font-family: times new roman;"><span style="font-weight: bold;"></span></span><span style="font-family: times new roman;"><span style="font-weight: bold;">#</span> «Il Corriere della Sera, pulpito liberale, ne dovrebbe essere raccapricciato o almeno impensierito. Accade quel che è già accaduto in passato: da quei soi-disants liberali si odono argomenti che tolgono il fiato», dice Giuseppe D’Avanzo sulla Repubblica (30 giugno).</span><br /><span style="font-family: times new roman; font-weight: bold;">Che schifo essere soi-disants liberali. Meglio essere apertamente e orgogliosamente tagliagole.</span><br /><br /><span style="font-family: times new roman;"></span><span style="font-family: times new roman;"><span style="font-weight: bold;">#</span> «Usavano i bambini per rubare nelle case», dice Danilo Castellarin sulla Repubblica (1 luglio).</span><br /><span style="font-family: times new roman; font-weight: bold;">Ma è possibile iniziare un articolo in modo così razzista? Che fa Famiglia cristiana? Dorme?</span><br /><br /><span style="font-family: times new roman;"><span style="font-weight: bold;">#</span> «Il Pd scelga tra noi e Cuffaro», dice Claudio Fava all’Unità (30 giugno).</span><br /><span style="font-family: times new roman; font-weight: bold;">Ma se scelgono lui, quelli del Pd, assicura che si porterà dietro tutti i suoi 164 elettori di Catania?</span><br /><br /><span style="font-family: times new roman;"><span style="font-weight: bold;">#</span> «Un caso tipico in cui il bon ton avrebbe aiutato magistratura e politica», dice Lina Sotis sul Corriere della Sera (1 luglio).</span><br /><span style="font-family: times new roman; font-weight: bold; color: rgb(204, 0, 0);">La situazione è già così grave che ci mancano solo le bontonte.</span><br /><br /><span style="font-family: times new roman;"><span style="font-weight: bold;">#</span> «Non siamo in guerra con nessuno», dice Luca Ponz al Corriere della Sera (1 luglio).</span><br /><span style="font-family: times new roman; font-weight: bold; color: rgb(51, 51, 255);">Niente guerra da parte delle toghe milanesi. Solo atti di terrorismo circoscritto?</span><br /><br />Fonte: <a href="http://www.tempi.it/opinioni/002087-non-siamo-guerra-con-nessuno-dice-luca-poniz-le-toghe-milanesi-puntano-sul-terrorism"><span style="font-weight: bold;">Tempi.it</span></a></div>gaddhurahttp://www.blogger.com/profile/10635937142619176485noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6312022168458092847.post-17721067187211091932008-07-12T12:15:00.002+02:002008-07-12T12:18:46.895+02:00Moralizzatrice immorale<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.tgcom.mediaset.it/bin/372.$plit/C_0_articolo_421157_immagine.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px;" src="http://www.tgcom.mediaset.it/bin/372.$plit/C_0_articolo_421157_immagine.jpg" alt="" border="0" /></a><br />Rendiamo la pariglia alla (ex) Ministra alla Droga Pubblica. Che nonchalance, Livia. Che Savoir fare. Per chi suona la campana, ora?<br /><div style="text-align: center;"><span style="font-weight: bold;font-size:180%;" >VERGOGNA!!!</span><br /><br /></div>Ecco <a href="http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=275403&START=0&2col=#/a.pic1?ID=275403">qui</a> il commento de 'Il Giornale'<span style="font-weight: bold;">.<br /></span>gaddhurahttp://www.blogger.com/profile/10635937142619176485noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6312022168458092847.post-32137500432895337602008-07-09T22:35:00.002+02:002008-07-09T22:44:45.748+02:00Premonizioni<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://kwmarco.files.wordpress.com/2008/03/veltroni.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer; width: 320px;" src="http://kwmarco.files.wordpress.com/2008/03/veltroni.jpg" alt="" border="0" /></a><br />Ieri che avevo detto? Che il vero trombato dallo starnazzare di piazza Navona sarebbe stato Veltroni. Beh, <a href="http://www.tgcom.mediaset.it/politica/articoli/articolo420904.shtml">la notizia</a> è di oggi! Dite che porto fortuna? :Dgaddhurahttp://www.blogger.com/profile/10635937142619176485noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6312022168458092847.post-5099469441728745022008-07-09T01:52:00.004+02:002008-07-09T02:11:09.964+02:00Gran Consulto dei Trombati<div style="text-align: justify;">In anteprima una notiziona:<br /><br /><ul><li>Antonio Di Pietro</li></ul><ul><li>Diliberto</li></ul><ul><li>Achille Occhetto</li></ul><ul><li>Fiorella Mannoia (senza apostrofo, eh!)</li></ul><ul><li>Stalinisti Leninisti (beh, di ciò che ha fatto Lenin, nelle loro scuole, non si parlava).</li></ul><ul><li>Travaglio</li></ul><ul><li>Beppe Grillo</li></ul><ul><li>Sabrina Guzzanti</li></ul><br />E' il cast del prossimo film di Nanni Moretti. Speravano che il trombato fosse Silvio, ma hanno loro malgrado dovuto optare per Ualter, la cui candidatura <a href="http://iltempo.ilsole24ore.com/politica/2008/07/06/899074-veltroni_altra_contestazione_fischiato_socialisti.shtml">è stata decisa a furor di popolo</a>.<br /></div>gaddhurahttp://www.blogger.com/profile/10635937142619176485noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6312022168458092847.post-26616853850089771282008-07-06T20:09:00.005+02:002008-07-06T20:21:51.353+02:00Picche e ripicche (30/06/2008)<span style="font-weight: bold; font-family: times new roman;">Picche e ripicche<br /></span><span style="font-family: times new roman;">di </span><span style="font-weight: bold; font-family: times new roman;"><span style="font-style: italic;">Lodovico Festa<br /><br /><br /></span></span><div style="text-align: justify; font-family: times new roman;"><span style="font-weight: bold;">#</span> «Lasciando credere che questi provvedimenti servano alla sicurezza, al rilancio dell’economia, alla governabilità, alla credibilità delle istituzioni. Invece se li valutiamo uno per uno con la lente di ingrandimento, interessano solo lui», dice Antonio Di Pietro all’Unità (28 giugno).<br /><span style="font-weight: bold; color: rgb(51, 51, 255);">Diavolo di un Berlusca, toglie la spazzatura dalle strade di Napoli perché cerca casa a Posillipo e pensa anche di utilizzare la legge di Sacconi sulla detassazione sugli straordinari per prendere più soldi come premier.</span><br /><br /><span style="font-weight: bold;">#</span>«Magari è uno degli ultimi spazi di parola per noi magistrati», dice Antonio Ingroia alla Repubblica (28 giugno).<br /><span style="font-weight: bold; color: rgb(204, 0, 0);">Poveri magistrati, sono proprio perseguitati in modo sistematico, non solo li arrestano per i più futili motivi (con il consenso di un vile e spietato Csm che non gliene perdona una) ma arrivano fino al punto di intercettarli e di passare ai giornali poi qualsiasi frase detta in questo o quel cazzeggio, per linciarli pubblicamente.</span><br /><br /># «Non capisco di cosa dovrebbero discutere le nostre fondazioni da tutti scambiate per correnti. Di massimi sistemi ne sono rimasti pochi», dice Vincenzo Cerami sull’Unità (25 giungo).<br /><span style="font-weight: bold;">Di massimi sistemi ne sono rimasti pochi. E di Massimi?</span><br /><br /><span style="font-weight: bold;">#</span>«Bonino, in Italia, è stata una rarissima femmina capace di fare della propria narrativa personale un punto di forza», dice Maria Laura Rodotà sul Corriere della Sera (26 giugno).<br /><span style="font-weight: bold;">Personalmente non mi dispiacciono quei due punti di forza della narrativa personale di Mara Carfagna</span>.<br /><br /><span style="font-weight: bold;">#</span> «In tutti questi mesi il Partito democratico ha cercato di portare l’Italia fuori dal passato», dice Walter Veltroni a Europa (21 giugno).<br /><span style="font-weight: bold; color: rgb(51, 51, 255);">Poi si è stufato. Adesso sono tornati al ’97. La prossima settimana contano di arrivare al ’95. Per dicembre si arriva all’88.</span><br /><br /># «Si sa che in questi casi, lo scivolamento progressivo verso l’omologazione e il conformismo tipici del pensiero unico dipende solo in piccola parte dall’abilità demagogica di chi governa», dice Massimo Riva sull’Espresso (27 giugno).<br /><span style="font-weight: bold; color: rgb(51, 51, 255);">Ci sono poi – e ci pare che li conosca bene anche Riva – quei pensieri unici che dipendono molto dalla demagogia di chi amministra. Dal Lingotto alla Cir.</span><br /><br /><span style="font-weight: bold;">#</span> «Noi dell’Unità non abbiamo mai creduto alla favola del Cavaliere diventato buono semplicemente perché conserviamo una certa memoria del passato», dice Antonio Padellaro sull’Unità (26 giugno).<br /><span style="font-weight: bold; color: rgb(204, 0, 0);">Ma che cavolo di memoria del passato ha mai un giornale fondato da un carcerato che diventa organo dei forcaioli?</span><br /><br /><span style="font-weight: bold;">#</span> «D’altra parte le storie degli uomini si realizzano con i materiali di cui concretamente si dispone», dice Andrea Romano sul Riformista (25 giugno).<br /><span style="font-weight: bold;">Un modo per dire: c’avete Veltroni? Tenetevelo.</span><br /><br /><span style="font-weight: bold;">#</span> “Standard & Poor’s smentisce Alemanno: ‘Il debito si ferma a 6,9 miliardi’”, dice un titolo dell’Unità (22 giugno).<br /><span style="font-weight: bold;">Alleluia sono 6,9 mica 7, come diceva il fascistone.</span><br /><br /><span style="font-weight: bold;">#</span> “Canto per i piccoli snobbati dalla tivù”, dice un titolo dell’Avvenire (22 giugno).<br />È un articolo su Pier Ferdinando Casini? No, su Cristina D’Avena.<br /><br /># «Si lamentano delle correnti a cui si affannano a iscriversi», dice Peppino Caldarola sul Riformista (21 giugno).<br /><span style="font-weight: bold; color: rgb(204, 0, 0);">È la vita dei dalemiani: tra correnti e conti correnti.</span><br /><br /><span style="font-weight: bold;">#</span> «Mi sono sentita trattata come una figurina dell’albo Panini. In quanto donna sono molto delusa», dice Sabina Ratti al Corriere della Sera (25 giugno).<br /><span style="font-weight: bold;">E in quanto figurina?</span></div><br /><br />Fonte: <a href="http://www.tempi.it/opinioni/001962-canto-i-piccoli-snobbati-dalla-tiv-un-pezzo-su-casini-no-su-cristina-d-avena">Tempi.it</a><br /><br /><span style="font-weight: bold;">:D</span>gaddhurahttp://www.blogger.com/profile/10635937142619176485noreply@blogger.com0