...il nucleare proprio no?!

giovedì 27 marzo 2008


Ottimo articolo letto sul Sussidiario, a proposito della schiavitù tutta italiana dall'energia che altri (lucrando enormemente) ci forniscono: non sarà forse il caso di riaffrontare il discorso nucleare senza paraocchi? E qual è il momento migliore se non la campagna elettorale? Ora che, finalmente, i 'naziambientalisti' (quelli del rifiuto ai termovalorizzatori in Italia ma non in Kenya, per capirci) sono fuori dai giochi (anche se, con Veltroni, non si può mai sapere), è forse possibile evitare di affrontare il tema ambientale con meno 'terrorismo' che in passato (referendum docet). Vi propongo un passaggio dell'articolo:


"Stare a crogiolarsi tutti i giorni, con sguardo impotente, di fronte all’aumento del prezzo del petrolio, improvvisando continui calcoli sul prevedibile aumento delle bollette, è un gioco cui una nazione seria non deve prestarsi. Iniziamo un dibattito approfondito e impegnato sull’argomento: ma il punto di approdo del dibattito, ci auguriamo, non deve essere tanto il fatto che sia utile tornare al nucleare, cosa che diamo per assodata, ma quali provvedimenti mettere immediatamente in atto, appena insediato il nuovo governo, per dare immediata applicazione a un’esigenza da tutti riconosciuta (o almeno da tutte le persone ragionevoli)".


In una campagna dove gli argomenti 'sensibili' vengono silenziati, ecco una richiesta interessante da sottoporre ai contendenti. Voi che ne pensate? Prima, però, leggete l'articolo intero, mi raccomando!


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