Divisioni interne (al proprio cervello)

mercoledì 16 aprile 2008

Bellissimo articolo letto sul blog di Carlo Panella. Con la solita chiarezza analizza le polemiche strumentali (ancora? Ma non la smette mai?), montate ad arte da Uolter Ueltroni che, dopo aver perso brutalmente il confronto elettorale, si permette il lusso di sbattere i piedi con un bambinone perchè vuole la presidenza di una delle due ali del Parlamento. A che titolo, non è dato sapere. Ma ecco l'analisi di Panella:

Presidenza delle Camere. Walter ci è o ci fa?

Walter Veltroni dove era quando il suo partito si è preso una dopo l'altra la presidenza del Senato, della Camera, della Repubblica, della Corte Costituzionale, della Rai, di quasi tutte le Auuthority e la vicepresidenza del Csm, oltre, naturalmente, alla presidenza del Consiglio? Il tutto, dopo un voto in cui aveva preso 240.000 voti in meno di Berlusconi al Senato e 26.000 in più alla Camera e dopo aver seccamente rifiutato la profferta di un governo di larghe intese avanzata dallo stesso Berlusconi.
Allora il sindaco di Roma acconsentì gioioso all'ingordigia di Prodi e D'Alema (condivisa da Napolitano). Ma oggi, quando Berlusconi prende 3 milioni di voti in più del suo partito, nel momento in cui il Pd continua a controllare presidenza della Repubblica, Consulta, Rai e Csm, Veltroni osa protestare perchè non gli viene data la presidenza del Senato. Secondo l'ineffabile Tecoppa, Berlusconi dovrebbe lasciare al Pd tre quarti delle presidenze e aggiungerci il Senato, accontentandosi della presidenza del Consiglio e della Camera.
Orrida concezione della democrazia, tipica del ''vizietto'' che accomuna Veltroni a D'Alema che hanno succhiato lo stesso latte sovietico.
Quando vinco io -anche se di un pelo- ho diritto al più pieno spoil system, perché io sono io, sono ''migliore'', sono etico, sono...
Quando vinci tu, invece, devi essere bipartisan, devi condividere il potere con me, perché tu sei inaffidabile, non democratico, da controllare e quindi devi darmi garanzie.
Solo un po' di bagni d'umiltà alla 14 aprile possono guarire i leader del Pd da questo ingiustificato complesso di superiorità

Fonte: CarloPanella.it

Ps: evidenziazioni mie. Verifica lucidissima, che tiene conto del punto di vista sfacciatamente elitario che la politica di sinistra, da sempre, ha professato. Smascherandolo in tutta la sua demagogia. Non sempre si può vincere, e Walter dovrebbe saperlo: se ne faccia una ragione...

1 Comment:

Anonimo said...

Ci è o ci fa??

uolter rikotta rancida sicuramente ci è.
ciao
Sarcastycon