Da che pulpito...

mercoledì 21 maggio 2008


Il duro lavoro di Michele Santoro
di Mauro Bottarelli

Dalla tribuna del suo Annozero, Michele Santoro ha attaccato gli europarlamentari rei di lavorare poco e produrre meno. Parlava a ragion veduta il buon Michele, visto che dalla primavera del 2004 fino al 13 novembre 2005 lui stesso bazzicava tra Bruxelles e Strasburgo sotto le insegne del Pse, dopo il famoso “editto bulgaro” e la frettolosa discesa in campo al fianco dell’altra pasionaria Lilli Gruber.
Un anno e mezzo di militanza tra i banchi dell’Europarlamento durante i quali il nostro ha prodotto ben tre interrogazioni parlamentari. La prima riguardo lo stoccaggio dei rifiuti presentata alla Commissione il 16 settembre 2004 (insieme ai colleghi Pittella e Andria, i veri estensori); la seconda sul sequestro dei siti europei di Indymedia presentata il 13 ottobre 2004 (insieme a Giulietto Chiesa e Lilli Gruber), inoltrata sia alla Commissione che al Consiglio e la terza, sempre in coppia con Lilli Gruber, dal titolo “Libertà d’informazione e di espressione in Italia” riferito alla sospensione di alcune trasmissioni radiofoniche dell’emittente Radio Regio Stereo di Altamura presentata il 7 ottobre 2005. Tutto qui.
Di altro nel suo curriculum compaiono solo una proposta di risoluzione su iniziativa legislativa per il pluralismo nei mezzi di comunicazione datata 26 luglio 2004 (solo firmata) e due interventi in plenaria. Uno sulla dichiarazione di insediamento di Jose Luis Barroso appena eletto presidente della Commissione (con questo fiero incipit: «Sono un giornalista al quale è stato impedito di continuare a fare il suo lavoro») e la seconda, il 14 dicembre 2004, dal titolo “Procedura d’asilo e protezione nelle regioni d’origini”. Un po’ poco per un membro della Libe, Commissione per le libertà civili, giustizia e affari interni e della Commis-sione cultura e istruzione nonché membro della delegazione presso la commissione parlamentare mista Ue-Croazia e della delegazione alla commissione di cooperazione parlamentare Ue-Russia. Ma tant’è, statini alla mano gli stipendi sono stati tutti accreditati puntualmente.


Fonte: Tempi.it

Ma tu guarda: il Grande Moralizzatore non è morale come vuol farci credere. Vuoi vedere che è solo un grande moralista, esattamente come le persone che processa nelle sue trasmissioni?

ps: carine le orecchie da Topolino, però!

3 Comments:

Anonimo said...

le orecchie saranno anche da topolino...ma la faccia è inequivocabilmente da c..o
ciao
sarc.

gaddhura said...

Senza ombra di dubbio, Sarc... :)

Anonimo said...

confermo!!