Il lupo perde il pelo...

mercoledì 14 maggio 2008


Sulla 194 Genova prepara un Pride Laico per il Papa
di Alessia Grossi

«Stupisce questa mancanza di carità da parte della Chiesa». Così Emma Bonino risponde all'attacco del Papa alla 194, definita «una ferita aperta per la società italiana».
(Ci faccia ridere: lei che è atea anticlericale, ci spieghi cosa è la carità cristiana...)
«Sono le immigrate, le più povere, quelle che abortiscono di più. Servirebbero strumenti di sostegno, servirebbe maggiore informazione, servirebbe la contraccezione, servirebbe la scelta. Se ci fosse meno rifiuto ideologico rispetto alla contraccezione forse la legge 194 funzionerebbe anche meglio. Ho trovato - ha concluso - l'intervento del Papa, a parte il fatto che si occupa di una legge italiana, davvero una mistificazione della realtà e degli esiti positivi di questa legge».
(Migliaia di non-nati un esito positivo. Andiamo bene... Eppure i dati, questi esiti positivi, dicono ben altro... ma tant'è, con tutti gli impegni che avrà lei, mica può perder tempo ad informarsi prima di sparar boiate...)
Di contro il premier Silvio Berlusconi raccoglie le parole di Benedetto XVI sull'aborto e promette, nel suo discorso alle Camere per la fiducia al nuovo Governo, «risorse» per «rimuovere le cause naturali che spingono le donne a ricorrere all'aborto» e garantisce «un piano per la vita» dall'aula di Montecitorio.
(Ha detto una cosa molto simile anche Napolitano, giusto per esser precisi...ndr)
Dunque a pochi giorni dal trentennale della legge sull'aborto, l'attacco del Papa alla 194 riapre il dibattito. «Sono stanca di sentir dire che la legge 194 non si tocca. Non lo accetto. È una legge di trent'anni fa, dobbiamo tener conto dei progressi scientifici». Così il neo ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo risponde alle parole del Papa e definisce «alcuni consultori covi di sinistra. Sembrano sezioni del vecchio Pci - dice la Prestigiacomo. Sollecitano le donne a sbarazzarsi del bambino. Così si generano reazioni sbagliate, come la richiesta di inserire figure religiose. I consultori vanno ammodernati». A Benedetto XVI rispondono comunque i numeri dell'ex ministro della Sanità Livia Turco. La legge «ha permesso di ridurre il ricorso all'aborto di oltre il 40 per cento» e la Turco ribadisce che «non è la 194 che ha creato l'aborto, l'aborto esisteva già e la legge lo ha ridotto perché è cresciuta la responsabilità delle donne».
(Si?! Ma pensa te, non me ne son proprio accorto...vogliamo parlare della continua riduzione anche dell'età delle donne che abortiscono? Anche questa trattasi di responsabilizzazione?)

A proposito di numeri, per Marco Pannella l'attacco del Papa è «una bestemmia contro la verità».
(Ah, beh, se lo dice il Pannellone... Quid est veritas?)

Intanto in occasione della visita in Liguria di Benetto XVI il movimento delle donne Usciamo dal silenzio si prepara all'accoglienza con il «Pride laico» di Genova.
(Mi ricorda la 'frocessione'...Anche per le intelligenti ragioni che stanno alla base, s'intende... Vuoi vedere che son gli stessi?)
Una due-giorni, 17 e 18 maggio, cui aderiranno Arcigay, Le Ninfe-Arcilesbica, Azione Trans, Città Partecipata, l'Assemblea antifascista, la Lila, per «affermare i diritti che la Chiesa nega».
(Si, confermo, son proprio gli stessi...)
Alla manifestazione si aggiungono anche i cattolici che con le dichiarazioni di Antonio Bruno, capogruppo di area cattolica di Sinistra Europea
(Ci mancava il comunista adulto con la patente da cattolico. Guardacaso è un autorevole rappresentante non-politicizzato, come potete notare)
si lanciano contro le «ingerenze del Vaticano» soprattutto su «argomenti che hanno a che fare con la sessualità, mentre su temi come la guerra e la povertà si fanno dichiarazioni che vengono percepite come burocratiche».
(Davvero? Qui sembra ben altro...Ma in fondo è tutto opinabile, a quanto dite VOI) In parallelo parte la raccolta firme perché «il milione e mezzo di euro da spendere per la visita del Papa vengano devoluti ai servizi sociali di primaria importanza».
(Facciamo così: mettiamoci anche i soldi della vostra organizzazione...e magari pure quelli che vi hanno permesso di sfasciare mezza Genova per il G8! Facciamo un conto unico e non se ne parli più!)

Fonte: L'Unità

Le bugie hanno le gambe corte... e il naso lungo!

ps: parti in rosso mie. In blu le corrispondenze tra i riferimenti.
Le cazzate, invece, sono di legittima proprietà di chi le ha proferite. Per fortuna!


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